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Vinitaly 2023: Un resoconto dall’evento enologico più importante d’Italia!​

Hi guys,

Siamo felici di condividere con voi un resoconto avvincente sull’evento enologico più importante d’Italia: Vinitaly 2023! Tenutosi a Verona dal 2 al 5 aprile, l’evento ha offerto una panoramica dei nuovi trend e delle meraviglie del mondo vinicolo.

Una delle tendenze che emergono da Vinitaly 2023 riguarda il cambiamento dei gusti dei consumatori. Si osserva un progressivo arretramento dei consumi di vino rosso a favore di quelli frizzanti, bianchi e rosé. Questo fenomeno potrebbe indicare un cambio di rotta epocale nel settore vitivinicolo.

La sostenibilità è un tema centrale anche nel mondo del vino, con un forte interesse per il biologico e i metodi naturali di produzione. L’azienda biologica Castrum Morisci di Moresco ha persino adottato un’etichetta in Braille, dimostrando un impegno sociale significativo.

I dati dell’osservatorio UIV-Vinitaly sulle esportazioni di vino confermano il declino dei vini rossi, che sono passati dal 55% al 44% del totale tra il 2016 e il 2022. Al contempo, i vini bianchi sono cresciuti dal 29% al 33%, i vini frizzanti dall’11% al 15% e i vini rosé dal 5% all’8%.

Vinitaly si è confermato anche quest’anno come una vetrina straordinaria, con oltre 4.000 aziende provenienti da oltre trenta nazioni. L’evento ha offerto l’opportunità di scoprire una vasta gamma di vini e produttori, dalle grandi aziende con milioni di bottiglie esportate in tutto il mondo alle piccole realtà artigianali.

Una delle sorprese che si possono trovare a Vinitaly è il Moscato di Scanzo, una piccolissima Docg della provincia di Bergamo. Questo vino raro, prodotto in soli 2.000 esemplari all’anno, offre una ricchezza aromatica e gustativa unica, ideale per abbinamenti audaci con formaggi stagionati, piatti di carne e persino ostriche.

Gli amanti dei vini rosé rimarranno affascinati dalla storia dell’azienda Leone De Castris, che nel 1943 è stata la prima in Italia a imbottigliare un vino rosé. In quel periodo di guerra, l’azienda ha utilizzato bottiglie di birra americane per imbottigliare il vino, segnando un’importante pietra miliare.

L’innovazione nel settore del vino si è estesa anche al design delle bottiglie e ai metodi di chiusura. Masi Agricola, in collaborazione con il designer Piero Lissoni e Verallia, ha presentato una nuova bottiglia più leggera del 33% rispetto alla media, contribuendo così alla sostenibilità ambientale.

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